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03/05/2020

CORONAVIRUS - RESTANO CHIUSI I PARCHI CITTADINI

Il DPCM del 26 aprile scorso all’art. 1 decreta quanto segue:
Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale.

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
(…)
d) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro;
il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse;
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.

Alla luce di tali disposizioni, e visto il permanere di una situazione di rischio epidemiologico invariata rispetto al momento in cui i parchi sono stati chiusi nel territorio elpidiense, ritengo opportuno che I PARCHI RESTINO CHIUSI fino al prossimo 18 maggio e in attesa di nuove disposizioni in merito.
Il DPCM del 26 aprile prevede il divieto di assembramenti, la chiusura degli spazi attrezzati per bambini (e i nostri sono tutti parchi attrezzati, con concentrazione di attrezzature ludiche per le quali sarebbe problematico interdirne l’uso ai bambini), il divieto di attività ludica o ricreativa all’aperto pertanto, vista la mia personale responsabilità in qualità di sindaco per la salute pubblica, non ritengo che ci siano le condizioni per poter aprire i nostri parchi.
Chi avesse intenzione di fare attività fisica all’aperto – jogging, passeggiate – può farlo in altre zone, non nei parchi che restano chiusi.

Ritengo che la tutela della salute pubblica e l’esigenza di non vanificare gli importanti sforzi fin qui compiuti, ancora nella situazione attuale, richiedano importanti limitazioni. La prudenza che ha sempre motivato le mie scelte, la prevenzione che va anche in questa fase perseguita, la necessità di evitare situazioni che possano favorire contagi motivano la mia scelta. Una scelta che ritengo responsabile e che, pur richiedendo un ulteriore sacrificio a tutti noi, ritengo necessaria per evitare di tornare a fare i conti con picchi epidemiologici che mi auguro, invece, si possano pian piano superare per tornare alla normalità. Mi pongo il problema che nella seconda fase ci possano essere dei contagi e che la situazione possa nuovamente precipitare: dobbiamo evitare che ciò avvenga!
Non siamo ancora a contagi zero pertanto, per non correre rischi di nessun tipo, ritengo opportuno ancora qualche sacrificio. Per la tutela della salute e della vita di tutti noi.
Chiedo un ultimo sforzo e resto in attesa di nuove disposizioni in merito.

Il Sindaco

Alessio Terrenzi